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Diritto Inglese, la clausola di forza maggiore in Inghilterra. Sentenza della Supreme Court | Coppolaw

La Force Majeure Clause, ossia la clausola di forza maggiore in Inghilterra, solleva la parte inadempiente dalle sue responsabilità al verificarsi di un evento che sfugge al suo controllo. La Supreme Court si è pronunciata sugli sforzi ragionevoli di una parte per superare l'evento di forza maggiore.

La clausola di forza maggiore in Inghilterra interpretata dalla Supreme Court.

La clausola di forza maggiore in Inghilterra, così come negli altri ordinamenti, solleva una parte dall’obbligo di adempiere a un contratto al verificarsi di eventi specifici che vanno oltre il ragionevole controllo delle parti.

La Supreme Court con una recentissima sentenza si è pronunciata sul presunto obbligo della parte colpita dalla forza maggiore di compiere sforzi ragionevoli per superarla e mantenere il contratto produttivo di effetti nonostante l’evento di forza maggiore.

In sostanza, secondo il diritto inglese, la clausola di forza maggiore può essere superata imponendo alla parte interessata di accettare una prestazione extracontrattuale che superi l’eccezione di cui alla clausola di forza maggiore in Inghilterra?

Nel caso di specie vi era una clausola di forza maggiore contenuta in un contratto di trasporto in cui era previsto l’obbligo di fare degli sforzi, a carico della parte colpita dall’evento di forza maggiore, per superarla.

La questione centrale della sentenza della Supreme Court del Regno Unito era chiarire se l’esercizio di ragionevoli sforzi possa obbligare la parte interessata, se vuole avvalersi della clausola di forza maggiore, ad accettare un’offerta di adempimento extracontrattuale da parte dell’altra parte contraente al fine di superare gli effetti dell’evento previsti dalla clausola di forza maggiore.

Il fatto.

Ai sensi del contratto, il ricorrente si impegnava a trasportare del materiale al  convenuto. Il contratto richiedeva al convenuto di pagare in dollari USA. A seguito di sanzioni internazionali il convenuto non poteva più pagare in dollari. Il ricorrente, di conseguenza, invocava la clausola di forza maggiore per risolvere il contratto dal momento che era impossibile il pagamento in dollari come concordato nel contratto e notificava un avviso di risoluzione del contratto per causa forza maggiore. Il convenuto si opponeva a detta notifica, offendo di pagare in euro piuttosto che in dollari. Il ricorrente ha rifiutato tale offerta e ha sospeso le operazioni previste dal contratto.

Il Tribunale ha ritenuto che accettare pagamenti in euro, come proposto dal convenuto, costituisse un’alternativa realistica che il ricorrente avrebbe potuto adottare senza pregiudizio. Il tribunale ha concluso che la causa di forza maggiore del ricorrente non ricorreva nel caso di specie perché poteva esser superata superata con sforzi ragionevoli della parte interessata accettando il pagamento in euro e ha condannato il ricorrente al risarcimento dei danni.

Alla stessa conclusione perveniva anche la Corte d’Appello sull’assunto che il pagamento in euro piuttosto che in dollari non comportava alcun danno.

La Suprema Corte intervenendo su questo caso di clausola di forza maggiore in Inghilterra ha sovvertito le precedenti decisioni.

 La Corte ha ritenuto che il rifiuto della proposta di adempimento extracontrattuale non costituisse un inadempimento e che pertanto il ricorrente potesse avvalersi della clausola di forza maggiore .

Il caso è importante per le parti che considerano l’esercizio di una clausola di forza maggiore, che comunemente contiene una clausola di impegno ragionevole, espressa o implicita. La Corte Suprema ha ritenuto che, in linea di principio, e come fortemente sostenuto dalle autorità (compresi Bulman v Fenwick [1894] 1 QB 179 e il caso Vancouver Strikes [1963] AC 691), l’obbligo di compiere sforzi ragionevoli non si estende a accettare un’offerta di prestazione extracontrattuale.

La Corte Suprema ha ritenuto che in linea di principio: (1) le clausole di impegno ragionevole mirano a garantire l’esistenza di un nesso causale tra l’evento di forza maggiore e l’inadempimento, ovvero l’esecuzione del contratto secondo i suoi termini; (2) il principio fondamentale della libertà contrattuale si estende alla libertà di non accettare un’offerta di prestazione extracontrattuale.

Dunque la Supreme Court ha ritenuto che la libertà di non accettare una prestazione diversa da quella pattuita non integra una violazione del ragionevole sforzo in materia di clausola di forza maggiore in Inghilterra e dunque una parte può rifiutare la prestazione extracontrattuale.

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Avv.Giuseppe Coppola | Avvocato a Londra | Coppolaw