Nuovo articolo dell’avv.Giuseppe Coppola sul portale online de Il Sole 24 Ore riguardo taluni aspetti legali che riguardano gli italiani che vivono a Londra ed in Inghilterra
La forte presenza di Italiani a Londra, si stimano essere circa 250.000, ha contribuito alla crescente celebrazione, in terra inglese, di matrimoni “internazionali” fra Italians e coniugi di altre nazionalità (spesso inglesi, ma non solo).
Interessante, in tal senso, è la disciplina inglese degli accordi prematrimoniali, a cui spesso ricorrono i coniugi, quindi talvolta anche gli italiani, per regolare i loro rapporti personali e patrimoniali in caso di futuro ed eventuale divorzio.
Va infatti ricordato che in Italia, allo stato attuale, gli accordi prematrimoniali tra i coniugi non sono validi in conformità ad una visione conservatrice sul tema della Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 3777/81 ha sancito la nullità dei patti prematrimoniali per illiceità della causa, principio poi ribadito dalla Cassazione anche con la recente sentenza n. 2224/2017.
Ben diversa è invece l’esperienza inglese che consente, in qualsiasi momento, i cc.dd. “Prenuptial Agreements”, al fine di regolare i rapporti patrimoniali nell’eventualità di una successiva separazione personale, evitando, di conseguenza, successive, nonché lunghe e stressanti negoziazioni in sede di divorzio.
Va precisato che fino a qualche anno fa, in Inghilterra, detti accordi, sebbene non vietati, non erano comunque vincolanti per il giudice , che poteva disattenderli in riferimento al proprio convincimento al fine di tutelare il coniuge più debole in caso di separazione o divorzio; avevano, quindi, più che un’efficacia vincolante, un valore orientativo per il giudice.
Il predetto orientamento ha subito un mutamento allorquando la Royal Court of Justice, nel caso Radmacher v. Granatino, ha riconosciuto ai coniugi un’ampia libertà negoziale in tema di futuri rapporti patrimoniali, vincolante per il giudice
Il caso Radmacher v. Granatino ha riguardato una coppia “internazionale” che aveva stipulato un accordo pre matrimoniale di rinuncia a qualsiasi disposizione patrimoniale in sede di futuro divorzio; anni dopo, la coppia si divorziò e la Royal Court of Justice diede seguito all’accordo sul presupposto che era stato firmato scientemente e volontariamente dai coniugi che avevano, al momento della stipula, compreso pienamente le conseguenze dello stesso, sancendo il principio dell’efficacia vincolante dei predetti accordi, che comunque si precisa non devono essere iniqui.
Dunque, alla luce di ciò, qualora un italiano decidesse di contrarre il proprio matrimonio in terra inglese è bene che sappia che, a differenza di quanto avviene in italia in cui gli accordi prematrimoniali sono vietati, può ricorrere ai Prenuptial Agreements così da meglio regolamentare con il proprio coniuge i loro rapporti personali e patrimoniali in caso di scioglimento del matrimonio, dal momento che la giurisprudenza inglese vede con favore la risoluzione delle controversie familiari private tramite accordi preventivi a cui, ormai spesso, si ricorre a Londra e dintorni.
pubblicato su Il Sole 24 Ore http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/avvocatoAffari/mercatiImpresa/2018-04-27/italiani-londra-accordi-prematrimoniali-171623.php