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A cura di avv.Giuseppe Coppola – Coppola Studio Legale ——

Chelsea, Notting Hill, Kensigton, la City e di recente anche la east London come Canary Wharf continuano ad attirare capitali stranieri ed il trend sembra anche in crescita anche nella South London.

Tra gli investitori ci sono anche italiani, sebbene spesso siano frenati da una diffidenza derivante dalla netta differenza normativa fra il sistema immobiliare inglese e quello italiano, dal momento che l’istituto della proprietà è non è propriamente similare in Italia ed in Inghilterra.
In tal senso è di fondamentale importanza distinguere tra la proprietà Leasehold e quella Freehold.

Quest’ultima sarebbe la proprietà piena ed illimitata nel tempo, mentre la Leasehold e’ ha una durata limitata ed è quella più diffusa in UK in quanto quasi la totalità degli immobili viene acquistata proprio in Leasehold.

Solitamente il Leasehold viene stipulato per lunghissimi periodi di tempo, comunque rinnovabili, come ad esempio 99, 250 o 999 anni, sebbene non manchino esempi di termini nettamente inferiori. Va precisato che chi acquista in Leasehold può a sua volta cedere il proprio diritto ad un terzo per un termine di pari durata o inferiore e alla sua scadenza. Chiaramente un immobile con un lease di bassa durata ha un valore di mercato inferiore a quelli con un lease superiore.
Gli immobili acquistati in Leasehold non solo sono trasferibili, ma cadono anche in eredità, con la conseguenza che un lease plurisecolare sarà ereditato da più generazioni.

Acquistare in Freehold invece garantisce una proprietà stile italiana, ossia senza termine ma con un esborso estremamente più alto e con vantaggi più o meno simili ad un acquisto in Freehold di lunga durata ed è proprio per questa ragione che spesso l’investimento viene fatto in modalità Leasehold piuttosto che in Freehold.

Quando si acquista in Leasehold é di fondamentale importanza effettuare, tramite un legale, un controllo nel Registro Immobiliare per verificare la sussistenza di eventuali benefici e restrizioni relativi all’immobile da acquistare, come ad esempio i divieti circa l’utilizzo o le limitazioni alla destinazione d’uso dell’immobile.

Di particolare importanze è il principio del “Caveat Emptor” secondo cui è l’acquirente a dover ricercare eventuali vizi che gravano sull’immobile e per questo è di fondamentale importanza farsi assistere da uno Chartered Surveyor, ossia un tecnico, e da un Law Firm che stilerà il “Report on Title” relativamente alle condizioni di acquisito e le sue conseguenze.

Seguirà l'”Exchange”, ossia lo scambio dei contratti con il versamento del 10% del prezzo finale, per poi procedere alla “Completion”per la conclusione dell’affare, che diviene vincolante dopo l’exchange; inoltre nella fase della trattativa è consigliabile ricorrere alla clausola della “Exclusivity” evitando il rischio di più contrattazioni contemporanee sullo stesso immobile.
Infine l’accordo verrà registrato nel Land Registry, ossia nel Registro Immobiliari inglese.

 

Pubblicato su IL SOLE 24 ORE